In questo momento dove l’unica regola che vige è la distanza sociale, per fortuna, c’è il web che la riduce e la rende più sopportabile. Anche gli artisti sono più attivi che mai, tra dirette ed esibizioni live sui loro profili non li abbiamo mai sentiti così vicini. Tra questi c’è anche chi pensa ai più piccini come Ivan Fedele, attore di teatro e cabarettista, giunto alla notorietà con il duo Ivan e Cristiano a Made in Sud.
Da quando hanno chiuso le scuole c’è un nuovo canale su youtube, quello del Maestro Ivan, scopro così che l’attore partenopeo è da sempre un formatore teatrale e che sta continuando ad insegnare e intrattenere i suoi alunni e tanti altri bambini in modalità online con laboratori, canzoncine e gag divertenti.
Ciao Ivan, da anni sei Formatore Teatrale dei più piccini, mi racconti?
E’ tutta una vita che lavoro con i bambini. Ho un lunghissimo passato di animazione di feste iniziato da ragazzino nel 1991. Nel 1999, mentre mi stavo per laureare, invece, ho fatto il mio primo laboratorio teatrale in una scuola al Vomero. Da lì ho studiato seriamente per diventare un formatore teatrale, prima a Roma con il Laboratorio dei pensieri e poi attraverso stage e master post laurea, come l’ultimo tenuto dal Suor Orsola Benincasa da esperti del settore come la professoressa Bufacchi e con i formatori migliori sul territorio nazionale come Roberto Gandini e Dora De Maio.
Hai fondato l’associazione Il Regno di Oz, quali sono le vostre attività e dove operate?
Quando nel 1997 da Roma mi sono ritrasferito a Napoli ho deciso di fondare, con i miei soci Simona Della Morte e Giuseppe Di Gennaro, un’associazione tutta nostra che potesse divulgare i nostri laboratori teatrali anche nelle scuole della nostra città. E così nacque Il Regno di Oz. Il nostro principale obiettivo è quello di divulgare l’arte teatrale tra i più piccoli. In alcune scuole dove lavoriamo, come l’istituto Sacro Cuore, ad esempio, svolgiamo laboratori teatrali addirittura al Nido. I laboratori teatrali aiutano i bambini a sviluppare tante competenze come la capacità di concentrarsi, l’imparare a lavorare in gruppo, vincere la timidezza. Facciamo teatro non per essere attori, ma per diventare uomini.
Chiuse le scuole a causa del Covid-19, hai avuto l’idea di continuare online con il canale “Maestro Ivan”
Non ho mai saltato un anno scolastico. Non sono abituato a stare lontano dalla scuola e dal lavoro che si svolge in aula. Così per raggiungere i miei piccoli alunni ho pensato, di aprire un canale YouTube chiamandolo (con un po’ di ironia) Maestro Ivan. Ogni giorno (compresi il sabato e la domenica) carico video per i bambini: canzoncine, gag con marionette, esercizi teatrali e favole provenienti da tutto il mondo. I miei video sono molto semplici e asciutti. Non ho la presunzione di essere uno youtuber, anzi a stento so caricare i video girati con il telefonino. Non è come stare con i bambini, ma è meglio che niente. Loro hanno bisogno di essere impegnati, stimolati, non è facile metabolizzare ciò che sta accadendo.
Ti occupi di bambini da tanto tempo e adesso tu e tua moglie Rosa state aspettando la vostra bimba
Eh sì, è una grande gioia. Nonostante il periodo. Ma nascendo in un tempo particolare sarà ancora più forte e più brava e un giorno potrà raccontare: “Sono nata nell’anno del Coronavirus”.
Come si chiamerà?
Si chiamerà Sara Myriam. Sara Myriam Fedele.
Perchè questa scelta?
“Sara” così avrà un nome di 4 lettere come il nostro e “Myriam” perché mia madre si chiamava Maria e perché un nome in mezzo tra Sara e Fedele suonava bene. Avevamo pensato anche al doppio cognome ma mia moglie si chiama Rosa Alvino e un cognome unito Fedele alVino avrebbe potuto facilmente generare un’alcolizzata.
Questi giorni vissuti all’insegna del #iorestoacasa stanno condizionando in qualche modo la gioia dell’attesa?
Beh, sarebbe anormale il contrario. Al di là delle preoccupazioni ci sono proprio aspetti di normalità che ci sono purtroppo negati: l’andare a fare una visita in più, la vicinanza dei propri familiari, il poter fare una passeggiata, il corso pre parto, il comprare nei negozi il passeggino, il fasciatoio e tutto l’occorrente sia per la mamma che per la bimba.
Quanto manca alla nascita della piccola?
Dovrebbe arrivare a metà maggio.
Ormai è un mese che siamo in quarantena, ricordi qual è stata l’ultima cosa che hai fatto prima delle restrizioni obbligatorie?
Sì, il 9 pomeriggio, poche ore prima che il Primo Ministro dichiarasse l’Italia intera zona rossa, riuscii a fare in tempo ad andare a trovare mia zia, che è come fosse mia madre giacché è lei ad avermi cresciuto.
Quando non sei il Maestro Ivan come impieghi il resto della giornata?
Durante tutta la mattinata realizzo i video per i bambini, nel pomeriggio scrivo. Sto scrivendo due libri, uno di didattica teatrale e poi un romanzo che chiuderà la trilogia pubblicata dalla casa editrice Homo Scrivens e comprendente i primi due tomi “Non avrai altro dio all’infuori di Claudio” e “Mal comune e in mezzo Claudio” scritti da me e da Rosa Alvino. E poi leggo, leggo tanti libri e ascolto tanta buona musica.
Hai un’abitudine che in questo momento ti manca più di tutte?
Al di là del lavoro, quindi poter fare spettacoli con Cristiano o andare a scuola, mi manca la libertà di muovermi, mi manca non vedere le zone di Napoli, mi manca il bosco di Capodimonte, mi manca il Lungomare, mi manca prendere un caffè ad un bar, sentire l’atmosfera di festa che ci sarebbe stata in questi giorni. Questo mi manca. Tutte le piccole cose che, normalmente, diamo per scontate. E invece non lo sono.
Ti stai dilettando in qualcosa che non avevi mai fatto?
Ho cucinato il pane e gli gnocchi, con l’aiuto di Rosa. E sporcandomi come un bambino. Ma diciamo la verità, son più bravo a mangiare.
La domanda che sto facendo a tutti. In tanti hanno la convinzione che da questa emergenza ne usciremo migliori, qual è il tuo pensiero?
Io credo che le persone difficilmente cambino. Se hai un animo nobile e sensibile tale resterai. Se hai un animo arido o malevolo non sarà certo una pandemia a farti cambiare. Io credo che un po’ tutte le cogenze e le emergenze facciano venire fuori solo chi già sei, ma in maniera più amplificata. Tu pensi che l’essere umano sia pronto ad avere meno profitto, a svolgere una vita meno veloce per proteggere e non inquinare il pianeta? Io purtroppo, amaramente, ne dubito.
E’ un piacere seguirti sui social, sempre pronto al confronto educato, sempre pacato, mai una parola scomposta. Mentre di parole scomposte, anzi autentici orrori, ne scovi ovunque
Beh, è insolito pensare che, proprio in quest’epoca dove esiste la scuola dell’obbligo, la gente non sappia più scrivere. E’ imbarazzante vedere persone che non sappiano dove mettere la H. Eppure c’è un rimedio semplice: leggete… leggete romanzi, fossero anche i tanto vituperati Harmony, ma leggete. Chi legge difficilmente sbaglia nello scrivere. Perlomeno sviluppa una sorta di “orecchio”.
La tua creatività ci tiene incollati sul tuo profilo fb, le frasi delle canzoni di Sanremo da indovinare o quelle palindrome, tra le altre cose. L’utilizzo che ne fai è di intrattenimento puro, qual è invece l’aspetto dei social che sopporti meno?
Per me i social sono un’evasione. Anche un contatto con gli altri, un ponte comunicativo potenzialmente eccellente. Ma con leggerezza e senza prendersi troppo sul serio. Facebook non è la vita vera. Quindi trovo assolutamente fuori luogo litigi e polemiche. E poi le frasi scritte, quindi senza un tono di voce che le pronunci, possono essere sovente male interpretate. Bisogna fare attenzione.
Da questa settimana con Il regno di Oz e altri colleghi inaugurate una serie di canzoncine per bambini legate al tema del momento che stiamo vivendo.
Durante la quarantena ognuno sviluppa nuove competenze. Io ho iniziato a scrivere canzoni per bambini che in maniera sfumata potessero riflettere questo tempo che stiamo vivendo. I testi sono miei e le musiche del maestro Nino Orfeo. Abbiamo iniziato questa settimana con il brano “Buona Pasqua”, una canzone pensata per questo tempo pasquale “speciale” trascorso “fuori ad un balcone o davanti alla tv”.
Diamo un po’ di appuntamenti e coordinate per seguirti.
Il 15 aprile sarà pubblicata “Pronto videochiamami”, dove la “videochiamata” è al centro della seconda hit, in quanto mezzo più usato e attraverso il quale i bambini di oggi, in questo tempo di clausura, cercano di annullare le distanze tra amici e affetti.
Il terzo appuntamento sarà invece il 22 aprile con il debutto di “Tutte quelle cose che si chiamano felicità” L’iniziativa è patrocinata anche da “CONADI”, il Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Infanzia. Tra i formatori teatrali presenti con me nei videoclip: Giuseppe Di Gennaro, Simona Della Morte, Nino Orfeo, Alessia Gallo, Monica Palma, Nello Mallardo, Lorenzo Scagliola, Marco Basile, Guenda Cannella e Dario De Gregorio. I video saranno disponibili sul canale YouTube Maestro Ivan, sui canali degli altri artisti e sul sito www.conadi.it
Seguiranno poi altre canzoni, le fiabe del Maestro Giuseppe narrate a più voci e tantissime altre soprese dedicate al mondo dei più piccoli.
Vi aspetto sul mio canale Maestro Ivan