Immaginate una galleria dei peggiori orrori partoriti dai social network, teorie terrapiattiste, gioielli con il latte materno, e molto altro. Ci riuscite? Allora probabilmente conoscete la pagina Il Signor Distruggere e l’omonimo blog. L’autore raccoglie le vicende più strane del web dando vita a delle vere e proprie saghe seguite da migliaia di utenti. Abbiamo parlato con lui del suo successo.
Chi è il Signor Distruggere?
Distruggere è un blogger che scova idiozie. Anche se capitano spesso argomenti seri e di attualità. La pagina è nata nel 2011 e la sua creazione è ampiamente spiegata nel libro del 2015 Distruggere i sogni altrui esponendo la realtà oggettiva, decantarla qui costituirebbe uno spoiler. Quindi a vostro riguardo evito.
A cosa pensi sia dovuto il tuo successo in rete?
Vado spesso controcorrente, anche se non per provocare, ma perché realmente ho dei punti di vista opposti a quelli delle persone normali. Inoltre nel mondo dei blogger e delle facebook-star esiste un servilismo alla Fantozzi nei riguardi dei big che davvero fa scendere il latte alle ginocchia. Nessuno quindi manifesta la propria opinione concreta per paura di inimicarsi Tizio e Caio, mentre a me, invece, dei due non interessa assolutamente nulla.
Mamme vegane contro l’invidia, narraci la genesi, come sei entrato in contatto con il gruppo e come mai hai pensato di scrivere un ebook sulla vicenda?
Un dì ricevetti un messaggio in posta, uno dei 200 che ricevo abitualmente ogni giorno e che leggo prima di andare a dormire, contenente il primo screenshot di quella che poi divenne un’epopea. L’idea di parlarne a puntate mi venne dopo il successo iniziale dei primi post pubblicati in pagina.
Come riconosci le tue vittime predilette, gli analfabeti funzionali?
Su Facebook è semplice, basta leggere cosa hanno da dire. Fortunatamente la maggior parte appartiene alla categoria dei “navigati”: gli adulti. La natura li estinguerà.
Hai nuovi progetti editoriali in corso?
Sì, è in fase di scrittura un nuovo libro che uscirà entro l’anno. Sarà un libro semplice e destinato a divertire.
Il ministro del lavoro ha recentemente dichiarato che per trovare lavoro sarebbe più utile giocare a calcetto che mandare curriculum.
In parte ha ragione. L’invio dei curriculum è spesso un inutile spreco di byte. La battuta sul calcetto la vedo quindi ironica, non ho seguito bene la vicenda però. Ora, non per tornare sul libro Distruggere i sogni altrui esponendo la realtà oggettiva, ma lì parlo della mia vita da precario. Di curriculum inviati inutilmente ne so quindi quanto basta.
Tempo fa hai scritto che la laurea non ti è servita dopo l’università, hai una verità distruttiva per i ragazzi che stanno studiando?
Di rinnovare il passaporto. Le nostre lauree sono molto apprezzate all’estero.